Docenza

Pannello di gestione della docenza

Insegnamento
Tecniche di espressione e consapevolezza corporea [Triennio]  
Docente
Far musica e star bene  
Anno accademico
2021/2022  
Periodo
I semestre  
Durata effettiva
18 ore  
Numero massimo studenti
-/-  
Obiettivi formativi
PROGETTO FAR MUSICA E STAR BENE - SEMINARIO DI METODO FELDENKRAIS
“Le basi del metodo: agio e consapevolezza per migliorare il potenziale espressivo”
DOCENTE: CLAUDIO GEVI
Il corso ha come obiettivo lo sviluppo della consapevolezza corporea nella pratica

strumentale al fine di:
- migliorare il proprio potenziale espressivo e tecnico
- chiarire e potenziare l’intenzione musicale e collegarla al gesto che la trasmette
- mobilizzare e coinvolgere tutto il corpo nel suonare
- sviluppare l’attenzione e la capacità di essere presenti a se stessi
- affrontare in modo differente le tensioni e le paure dell’esecuzione
- prevenire disturbi e malattie professionali: dolori articolari e muscolari, tendiniti e
infiammazioni, difficoltà di coordinazione motoria
- trovare nuovi modi di apprendere
Il lavoro sarà prevalentemente collettivo e pratico e si rivolgerà a tutti gli strumentisti: ci
saranno alcune lezioni generali per comprendere e sentire meglio il proprio modo di
muoversi e poi si entrerà sempre di più nel dettaglio riguardante alcune funzioni fondamentali del movimento, esperito in se stesso e nel gesto strumentale.
Sono previsti anche momenti di lavoro individuale con il proprio strumento.
Il corso si svilupperà anche in base alle esigenze personali dei corsisti, collegate alla loro
esperienza strumentale e professionale che emergerà da momenti di scambio comune.
E’ necessario disporre di un tappetino o di una coperta per poter lavorare seduti e sdraiati.
“Alcuni pianisti geniali quando si esercitano sono sempre consapevoli della loro esecuzione e scoprono nuove alternative. Le persone di talento possono migliorare poiché sono consapevoli di se stesse in azione: il loro talento nasce dalla libertà di scegliere il modo di agire.”
M. Feldenkrais
 
Note
Nel corso dei propri studi si incontrano continuamente sfide e difficoltà.
Molto spesso, per superarle, l’istruzione che abbiamo ricevuto dai nostri insegnanti ed
educatori, fin dalla prima infanzia, è stata nella direzione della volontà, di uno sforzo un
po’ cieco e di un’imitazione prevalentemente meccanica, con un aumento indesiderato
della tensione psichica e della contrazione muscolare.
L’esperienza di imparare con gioia, divertendosi, mettendo tutto se stesso in un
atteggiamento di interesse e ricerca è qualcosa che lascia un segno indimenticabile.
Imparare facilmente, sentendosi a proprio agio, è importante per non ritornare a una
modalità più antica, dove regnano lo sforzo e la contrazione . Imparare come quando si
gioca da bambini (non vuol dire senza impegno e applicazione, questo è un grave
fraintendimento) divertendosi, rende l’apprendimento e la cosa imparata come parte della
propria natura, non si dimentica più e non si regredisce.
Il modo di studiare il movimento umano da parte di Feldenkrais va proprio in questa
direzione, per ricreare le condizioni di agio in cui imparare.
Diventa importante, quindi, stabilire quali sono i parametri dell’essere a proprio agio:
respirazione, scioltezza, leggerezza, prontezza, tempi appropriati, contentezza, assenza di
sforzo (anche qui senza fraintendimenti: la fatica che risulta da un’attività intensa è
piacevole, fa dire “stanco ma felice”, quella che è spinta da una volontà troppo rigida e
da contrazioni violente e dolorose, ci lascia distrutti),
Tutte le proprie energie sono mobilizzate per scavare dentro di sé, per fare in modo che il
suono e la musica possano venire dall’interno, da un corpo morbido, disponibile, leggero,
agile e abitato.
Così le intenzioni espressive possono essere trasmesse dall’interno verso l’esterno, così il
canto interno può passare alle dita e allora non serve la forza per esprimere una musica
densa di affetti e di significato.

 
Creazione
26/03/2021  
Ultimo aggiornamento
26/03/2021