Docenza
Pannello di gestione della docenza
- Insegnamento
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Storia e storiografia della musica [Biennio]
- Docente
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Sartorelli Fabio Giuseppe
- Anno accademico
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2022/2023
- Periodo
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I semestre
- Durata effettiva
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36 ore
- Numero massimo studenti
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-/-
- Obiettivi formativi
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Dall’opera dei bassifondi al realismo storico Il dopo-Verdi in Italia ha inizio molto prima del 1901 (anno della morte del compositore) ma anche molto prima del 1893 (l’anno dell’ultima sua opera: Falstaff). L’horror vacui nei confronti del teatro d’opera si è manifestato fin dagli anni ’60 dell’800 ossia a partire dai grandi successi internazionali del Maestro. I suoi lunghi silenzi, le sue assenze dai teatri italiani, hanno dato vita a un dibattito che si è sviluppato lungo tre direttrici: 1. Il rinnovato interesse verso la musica strumentale, da sempre negletta nel nostro Paese. 2. La ricerca di nuovi talenti. 3. L’allestimento di opere straniere, particolarmente francesi e tedesche, accanto a quelle italiane. Tutto questo porterà, attraverso fallimenti e successi, all’ultima fase dell’opera italiana, quella che anni addietro la storiografia comodamente contrassegnava con la parola “crisi” ma che in realtà fu attraversata da una quantità di dibattiti e di proposte, che se non la salvarono dalla fine, testimoniano il desiderio di rinviarla il più possibile.
- Programma d'esame
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Interrogazione su almeno tre argomenti del programma di studio
- Programma del corso
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- Il concetto del dopo-Verdi in Italia - Verdi negli anni della maturità - La “crisi” dell’opera e dei teatri italiani negli anni dell’unità d’Italia - I cambiamenti sociali del pubblico dell’opera - I nuovi spazi teatrali - Nuovi generi alternativi all’opera - L’apertura verso nuovi repertori - La ricerca di nuovi talenti - Il “caso” Gobatti - Il concorso Sonzogno - Cavalleria Rusticana di Mascagni o Aspetti di finzione operistica e di “verità” in Cavalleria - L’opera dei bassifondi - Umberto Giordano da Malavita al Il voto - Leoncavallo, Pagliacci o Il precario equilibrio di Pagliacci fra realismo, finzione operistica e recupero del ‘700. - Le ambizioni culturali del teatro italiano - Andrea Chènier di Giordano fra realismo storico e finzione operistica - Tosca di Puccini: seduzione, violenza ed esercizio del potere nella Roma della nobiltà papalina del 1800. Si richiede lo studio attento delle dispense condivise tramite la piattaforma Teams, l’ascolto e l’analisi di Cavalleria Rusticana, nonché delle scene analizzate in classe di Pagliacci, Il Voto, Andrea Chénier, Tosca.
- Bibliografia
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CESARE ORSELLI, Pietro Mascagni, NeoClassica, Roma 2019. STEFANO SCARDOVI, L’opera dei bassifondi, Il melodramma plebeo nel verismo musicale italiano, Libreria Musicale Italiana, Lucca 1994. FEDERICO FORNONI, L’opera a luci rosse, Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento, Leo S. Olschki, Firenze 2022.
- Competenze Uscita non vuoto
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Capacità di orientarsi in merito allo sviluppo dell'opera italiana del secondo Ottocento e di primo Novecento. Lucidità argomentativa e conoscenza del repertorio.
- Creazione
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17/03/2022
- Ultimo aggiornamento
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30/01/2023